Giro d’Italia 2018, un’edizione senza acuti per la Trek: “Delusi, ma poche fughe, siamo stati sfortunati”

Non proprio un Giro d’Italia 2018 di successo quello della Trek – Segafredo. Conclusa la Corsa Rosa domenica a Roma, nell’eccezionale scenario di Via dei Fori Imperiali, in casa della formazione statunitense si esamina quanto ottenuto nelle impegnative tre settimane appena disputate. Non sono arrivate né vittorie di tappa (obiettivo primario della formazione alla vigilia), né un buon piazzamento in classifica generale per Gianluca Brambilla, partito coi gradi di capitano e intenzionato a provare a centrare la sua prima top ten in un grande giro (dopo due tredicesimi posti a Giro e Vuelta, in passato). Il trentenne italiano si è dovuto accontentare di un quinto posto nella durissima tappa di Cervinia, dopo una lunga fuga, e di un diciottesimo posto nella generale, anche se ad un’ora da Chris Froome.

A fare un’analisi del loro Giro ci pensano il direttore sportivo e il GM del team americano, con secondo sponsor italiano, ossia Steven De Jongh e Luca Guercilena. “È certamente deludente non aver vinto una tappa, ma siamo anche stati sfortunati perché avremmo avuto bisogno delle fughe per trionfare, ma pochissime ne sono arrivate quest’anno – commenta il primo – È stata un’edizione particolare, sono arrivate solo due fughe e le altre tappe sono terminate in volata o tra gli uomini di classifica, quindi è stato difficile per noi“.

Soffermandosi sull’ultima frazione romana, a dimostrazione dello spirito della squadra, l’ex ciclista olandese prosegue: “Avevamo un piano per non aspettare lo sprint, provando a far qualcosa nel finale, e penso che abbiamo fatto un buon lavoro su questo tracciato. Ryan Mullen ci ha provato, ma è stato ripreso ai meno tre chilometri e mezzo dall’arrivo, così c’è stata una volata di gruppo”. De Jongh non risparmia però i complimenti ai suoi ragazzi, che hanno tutti quanti portato a termine la corsa: “I ragazzi hanno lavorato davvero bene e possiamo solo dire chapeau per questo, e abbiamo finito con otto atleti: qualcosa sempre speciale“.

Guercilena, dopo aver confermato le parole del suo diesse, chiama in causa il capitano: “Gianluca ha cercato sino alla fine di ottenere ciò che avremmo dovuto fare in altre tappe. Ovviamente, ci aspettavamo qualcosa in più, ma ora, riflettendo su queste tre settimane dobbiamo utilizzare il lavoro svolto qui per la prossima parte di stagione, in cui dobbiamo ottenere risultati!”.

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